Le temperature di febbraio 2024 si sono rivelate quasi primaverili, con valori medi spesso superiori ai 10°C. Con tali livelli termici, potrebbero presto verificarsi le condizioni idonee per la semina del mais, anche considerando i benefici apportati al terreno dalle recenti piogge. Oltre agli indubbi vantaggi in termini di una maggiore produttività potenziale, una semina precoce comporta però anche dei rischi.
Da un lato si anticipa infatti il ciclo colturale, permettendo alle piante di beneficiare di un precoce sviluppo radicale. Ciò consentirà poi di raggiungere la massima superficie fotosintetizzante entro la fine della primavera, quando le ore di illuminazione toccano l’apice. Inoltre, operando in tal modo si potrà far cadere la fioritura prima dell’arrivo dei caldi estivi, i quali possono ridurre la fertilità delle spighe soprattutto se accompagnati da carenze idriche. Anche in termini di difesa fitosanitaria una semina precoce aiuta a minimizzare i danni dovuti agli attacchi di diabrotica ed elateridi agli apparati radicali.
Dall’altro lato, però, le semine precoci aumentano i rischi di incorrere in stress dovuti a eventuali e repentini ritorni di freddo, soprattutto nelle aree maidicole caratterizzate da terreni freddi. Inoltre, se l’inizio della primavera si rivelasse particolarmente piovoso, si corre il rischio di subire ristagni idrici a danno dei semi in procinto di germinare, oppure delle plantule che stiano già emergendo.
L’importanza di una semina tempestiva (h2)
Più che di semine precoci, quindi, è meglio parlare di semine tempestive, da realizzarsi cioè quando si raggiunga il corretto punto di equilibrio fra rischi ambientali e potenziali benefici per la coltura. Il momento della semina varierà poi dal tipo di ibrido scelto e dalla sua classe Fao di appartenenza. In tal senso, i progressivi anticipi di stagione e le sempre più alte temperature estive hanno spinto i maiscoltori verso classi Fao a ciclo più breve dei classici 600 e 700, i quali rimangono comunque presenti negli areali più vocati alla maiscoltura per le elevate rese che si possono ottenere quando la stagione permetta loro di esprimere appieno il potenziale produttivo.
Nel tempo hanno poi guadagnato consensi gli ibridi capaci di offrire uno spiccato “Early Vigor”, cioè la proprietà per la quale la pianta si sviluppa velocemente fin dalle primissime fasi post-germinazione. Tali ibridi risultano quindi avvantaggiati rispetto ad altri a crescita più lenta.
I benefici della concimazione localizzata alla semina (h2)
In entrambi i casi però, il mais può avvantaggiarsi significativamente dalla deposizione di appositi concimi microgranulari lungo il solco di semina, permettendo alle radici di trovare da subito gli elementi nutritivi necessari alla rapida crescita della coltura. In special modo, risulta fondamentale reperire facilmente il fosforo, elemento chiave nelle primissime fasi del ciclo produttivo e che di solito si presenta nel terreno in forme non assimilabili dalle piante.
A conferma, la pratica della concimazione localizzata alla semina (link ad articolo: https://www.sipcam.com/it/it/magazine/alle-radici-del-successo) è divenuta nel tempo pratica consolidata, poiché esalta le peculiarità degli ibridi dall’elevato “Early Vigor”, attenuando per inverso le differenze fra questi ultimi e gli ibridi a sviluppo più lento.
Indipendentemente quindi dall’ibrido scelto, la somministrazione localizzata di un efficace concime microgranulare ad “effetto starter” può fare la differenza tra un raccolto di pieno successo e uno al di sotto delle aspettative. In tal senso, anche la composizione stessa del prodotto gioca un ruolo fondamentale, dal momento che ogni elemento nutritivo apporta specifici vantaggi alla fisiologia delle piante.
La linea Umostart (h2)
Fra i concimi a effetto starter specifici per il mais spiccano tre diverse specialità presenti nel catalogo nutrizione di Sipcam Italia: Umostart Super Zn (https://www.sipcam.com/it/it/prodotti/umostart-super-zn), Umostart Cerealis (https://www.sipcam.com/it/it/prodotti/umostart-cerealis) e Trika Expert (https://www.sipcam.com/it/it/prodotti/trika-expert).
Tutti caratterizzati da formulazioni granulari di eccellente fattura, queste soluzioni si mostrano resistenti alle sollecitazioni meccaniche, eliminando il rischio di produrre polveri, come pure scorrevoli negli impianti delle seminatrici, permettendo grazie a ciò una distribuzione particolarmente fluida e omogenea del prodotto nel terreno.
•Umostart Super Zn: concime sviluppato appositamente per le colture primaverili, quali mais, barbabietola, riso e girasole, è il prodotto più performante nella spinta vegetativa data alla coltura nelle sue prime fasi vegetative. Ciò amplifica i vantaggi di una semina anticipata, mitigando al contempo gli eventuali effetti negativi dovuti a terreni freddi e calcarei, o arrecati da un decorso stagionale sfavorevole. Equilibrata la sua composizione, presentando il 51% di anidride fosforica abbinata ad azoto (11%), ferro (1,5%) e zinco (1%). Disponibile in confezioni da 10 kg, Umostart Super Zn si presta ottimamente alle diverse esigenze operative sia dei contoterzisti e dei grandi agricoltori, sia delle aziende dalle dimensioni medio-piccole.
Le sue dosi di impiego spaziano da 20 a 40 chili per ettaro in funzione sia della fertilità di base del terreno, sia della densità di semina.
•Umostart Cerealis: grazie alla sua formula innovativa, arricchita di zolfo, Umostart Cerealis spicca per l’eccezionale durezza dei granuli. Una caratteristica, questa, che da un lato massimizza la resistenza alle sollecitazioni meccaniche e la fluidità distributiva, consentendo dall’altro un rilascio prolungato dei nutrienti in campo. Ciò rende Umostart Cerealis il prodotto ideale per l’impiego su colture a ciclo lungo. Quanto a composizione, il prodotto contiene anidride fosforica per il 43%, alla quale sono abbinati azoto (10%), anidride solforica (9%) e zinco (1%). Due i packaging disponibili: 20 e 300 chili, per dosi di applicazione di 20-40 kg/ha.
•Trika Expert: soluzione multitasking che unisce la nutrizione localizzata alla semina alla difesa dagli insetti terricoli quali elateridi e diabrotica. La componente nutrizionale è rappresentata da sostanza organica umificata ad alto titolo di fosforo (P2O5 = 35%) abbinato a una sufficiente presenza di azoto (7%). Grazie a tale componente si assicura al mais uno spiccato effetto starter e un veloce sviluppo radicale nelle primissime fasi di crescita. Ciò permette anche di minimizzare i danni da parassiti terricoli, i quali sono peraltro controllati dalla componente insetticida rappresentata da lambda cialotrina, presente quest’ultima in ragione dello 0,4%. Commercializzato in confezioni da 10 chilogrammi, Trika Expert va dosato su mais in ragione di 12-15 chili per ettaro. Oltre al momento della semina, questo prodotto a duplice valenza può essere somministrato al mais anche in occasione della sarchiatura/rincalzatura. L’etichetta del Trika Expert si è arricchita recentemente di nuove estensioni sia su colture estensive che orticole; sono state autorizzate infatti le seguenti colture: frumento, orzo, avena e segale nonché barbabietola da zucchero, cipolla, aglio, scalogno, spinaci e simili, sedano, finocchio, legumi secchi, cardo, rabarbaro e semi di papavero.
