Coprob-Italia Zuccheri, Maccaferri nuovo presidente. Ravaglia entra nel cda

Si rinnova il Consiglio di amministrazione del gigante cooperativo di Minerbio (Bologna) con un avvicendamento al vertice. Il nuovo presidente è Luigi Maccaferri, bieticoltore e membro del CdA da 12 anni. In CdA entra Daniele Ravaglia con delega allo sviluppo d’impresa. Coprob è rimasta l’unica azienda italiana dello zucchero, quasi 4.000 le aziende agricole associate in 5 regioni italiane.


“Grazie al presidente uscente, Claudio Gallerani. Ereditiamo un modello che funziona, c’è ancora tanto da fare”. Minerbio, 6 giugno 2024 – Importante novità nel mondo bieticolo-saccarifero, dopo 24 anni ininterrotti, Claudio Gallerani lascia la presidenza di Coprob-Italia Zuccheri. A prendere la guida è Luigi Maccaferri, storico membro del Consiglio di amministrazione, da ieri Presidente della grande cooperativa dello zucchero, con sede a Minerbio (Bo). “Sono onorato di rappresentare Coprob e desidero ringraziare il Consiglio di amministrazione per avermi dato fiducia. Soprattutto voglio ringraziare tutti i soci, vera forza della cooperativa”, esordisce il neopresidente, attivo in prima persona nella coltivazione delle barbabietole da zucchero nell’azienda che conduce con la sorella a Crevalcore.

A rinnovare il Consiglio d’Amministrazione, anche l’ingresso di Domenico Calderoni, presidente della cooperativa Agrisol e di Daniele Ravaglia, già direttore generale di Emil Banca e oggi vicepresidente di Confcooperative Terre d’Emilia, che avrà delega all’istruttoria dei progetti strategici e alla sostenibilità finanziaria. “L’esperienza in ambito agricolo di Calderoni sarà fondamentale e avere Ravaglia in squadra è una vera garanzia – afferma Maccaferri – la sua visione d’impresa, l’esperienza aziendale e la sua conoscenza dell’ambito finanziario ci saranno di grande aiuto nelle sfide che abbiamo davanti”. E per la grande coop dello zucchero le sfide di certo non mancano: “Grazie alla lungimiranza di Gallerani oggi ereditiamo una grande realtà d’impresa, l’unica rimasta nel nostro Paese a produrre zucchero 100% italiano, valorizzando le produzioni dei bieticoltori italiani.

Da fare rimane tanto: continuare nella valorizzazione del prodotto Italia Zuccheri, tracciato dal campo alla tavola, consolidare l’efficienza degli zuccherifici e riducendo i consumi e i costi. Soprattutto occorre consolidare la base sociale della cooperativa”, spiega il Presidente, facendo riferimento alle ben 3.992 aziende agricole socie di Coprob, presenti in cinque regioni italiane (Emilia-Romagna, Marche, Veneto, Lombardia, Friuli Venezia-Giulia), per un bacino bieticolo di 29mila ettari. “Si tratta di una responsabilità importante: la filiera di bieticoltura e trasformazione industriale dello zucchero che Coprob rappresenta è tutt’altro che scontata” – continua Maccaferri – “basti pensare che all’inizio degli anni 2000 nel Paese c’erano ben 19 zuccherifici, poi la riforma europea dello zucchero ha messo in grande difficoltà il settore e Coprob oggi è l’unica realtà che rappresenta lo zucchero italiano e compete con i giganti dello zucchero sul mercato nazionale”.